Blog

Settembre, mese di nuovi inizi e riprese. Si riprende la scuola, si ritorna a lavoro dopo il break estivo, si torna o si inizia a lavorare su sé stessi e sul proprio corpo. Ed proprio da qui che parte l’idea che ha fatto mettere in moto la nuova collaborazione che vi presentiamo oggi. Un’idea che però si fonda anche su quello che abbiamo vissuto durante il lockdown. 

In quel particolare momento dell’anno, buona parte delle discipline sportive più praticate hanno visto un’evoluzione nella modalità di fruizione, dal fisico all’online. Fra tutte, la pratica dello yoga, è stata una di quelle che ha preso più piede, incuriosendo e affascinando tantissime persone. Tutti abbiamo almeno un amico o parente che durante la quarantena si è approcciato un paio di volte all’allungamento yogi o qualche asana semplice. In questo modo, in tanti si sono avvicinati e sdoganato una disciplina e filosofia conosciuta ma per certi versi ancora lontana. 

Lontana perché lo yoga è un mondo, è un linguaggio universale di esercizi che aiutano corpo e mente a trovare equilibrio e la giusta dimensione. Lo yoga è rispetto, attenzione, equilibrio e cura, caratteristiche che nel nostro piccolo portiamo avanti con un approccio sempre più sostenibile ed etico, sia a livello ambientale sia a livello sociale. 

Così, quando abbiamo scoperto Carola su Instagram il nostro pensiero è andato verso una sola direzione: raccontarvi insieme a lei alcune sfumature dello yoga, con prodotti rispettosi del pianeta proprio come questa unica disciplina. Da questa sinergia sono nate 5 grafiche per T.White e 3 grafiche per T.Bag disegnate proprio dalla protagonista di questa nuovissima capsule collection, che per la prima volta in assoluto è acquistabile anche nella versione T.Black. Per raccontarvi meglio di lei e dello yoga abbiamo scelto di fare una chiacchierata con Carola per farvi conoscere di più lei e il suo mondo.

Ciao Carola, raccontaci di te e delle tue passioni.
Andiamo in ordine di tempo: sono golosa dalla nascita, disegno da quando ho imparato a tenere una matita in mano, amo la fotografia da quando mi hanno regalato la prima macchina fotografica in seconda elementare, adoro la musica da sempre (sono cresciuta a De Andrè, Battisti e The Cranberries), e se potessi viaggerei un mese sì e l’altro no. Lo yoga è arrivato per ultimo, quando avevo vent’anni, a completare il quadro!

Quindi quando e come ti sei approcciata allo yoga e come questa disciplina è diventata parte integrante della tua quotidianità?
Ho iniziato a praticare yoga nel settembre del 2008, durante l’estate avevo letto un articolo su una rivista che mi aveva colpito e caso vuole che in quel periodo mia mamma, che è architetto, stesse finendo di ristrutturare un centro yoga. Da quando ho iniziato non ho mai smesso neanche per un mese. Non è stato subito amore a prima vista, ci ho messo almeno un paio di anni a farlo entrare nel mio quotidiano. Sul “come” sia diventata parte del mio quotidiano non ti saprei rispondere: forse all’inizio avevo bisogno di tempo per comprendere questa disciplina che mi affascinava – che non è solo esercizio fisico ma molto di più. Penso sia stato un processo naturale, più approfondivo la disciplina, più sentivo il bisogno di praticare tutti i giorni, fino poi decidere di iscrivermi ad un corso di formazione per insegnanti.

Il lockdown pensi abbia cambiato la percezione che le persone hanno dello yoga?
Domanda difficile. Spesso nell’immaginario collettivo quando dici che fai yoga si pensano a due cose molto distinte: “si medita tutto il giorno” o “si fanno posizioni incredibili e bisogna essere super flessibili”. Sicuramente durante il lockdown molte persone si sono avvicinate allo yoga e penso che l’idea che si siano fatti della disciplina dipenda molto dagli insegnanti che si sono incontrati online. Si può essere rafforzata l’idea che sia prevalentemente una disciplina fisica o invece aver capito che c’è anche altro; ma ripeto, dipende da chi si segue sui social. Lo saprai meglio di me, basta seguire 3/4 persone in un determinato ambito e quelle diventano il tuo mondo, influenzando anche la percezione che puoi avere di qualcosa.

Come sono nate le illustrazioni della capsule?
Assolutamente per caso. In realtà già alcuni anni fa avevo pensato di poter realizzare dei disegni a tema yoga su delle magliette, ma non avevo avuto l’ispirazione giusta e avevo accantonato l’idea. Un paio di mesi fa poi, mentre stavo disegnando degli elementi naturali per un altro mio progetto, ho avuto l’illuminazione di accostare alle foglie che stavo disegnando alcune posizioni di yoga, e così sono nate le illustrazioni che ora conoscete!

Quale messaggio vuoi fare passare con la tua prima collezione?
Lo yoga è un metodo per studiare e conoscere meglio sé stessi, una disciplina che ci riavvicina alla nostra natura, che ci rimette in contatto anche con la natura che ci circonda. Questo è il motivo per cui ho accostato gli elementi naturali ad alcune posizioni. Le figure geometriche, invece, rappresentano il fatto che lo yoga sia una disciplina ben strutturata e ordinata. In poche parole: un metodo ben definito e codificato per riconnetterci con la natura.

La sostenibilità è uno dei nostri valori chiave su cui abbiamo sempre puntato. Cosa significa per te avere un approccio attento e rispettoso per il pianeta e tutti i suoi abitanti?
Significa prendersi cura della propria casa e dei propri vicini. Per me la sostenibilità è uno dei primi punti per cercare di vivere in armonia con quello che ci circonda. Nella filosofia yoga esiste una parola, un concetto: “Ahimsa” che vuol dire non violenza, non violenza intesa non soltanto verso le persone e gli animali, ma anche verso il pianeta. E per me questo è fondamentale, se no regnerebbe il caos.

Sei più da T.Bag o da T.White?
Posso rispondere entrambe? T.Bag la uso veramente tutti i giorni, T.White quando pratico!

La collezione di Carola è disponibile sul nostro ecommerce e nello store torinese.

Share this post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *