Milano, 7/02/2019
“Ressa e spintoni davanti allo store NikeLab di via Statuto a Milano: un ragazzino è stato portato via in ambulanza ed è dovuta intervenire la polizia per riportare l’ordine.
Il negozio è stato preso d’assalto da centinaia di giovani in occasione della vendita di una nuova serie limitata di scarpe, le Air Max 90. Il prezzo di vendita non è inarrivabile, si parla di circa 160 euro”.
Queste sono le incredibili parole con cui inizia un articolo su un noto quotidiano online, in merito al curioso evento che si è verificato a Milano, tra il 6 ed il 7 febbraio 2019.
Impensabili, sbalorditivi, paradossali eventi che si verificano sempre più spesso, nelle varie città europee e che coinvolgono principalmente giovani consumatori, millennials e soprattutto la generazione Z (nati negli anni 2000); l’oggetto del desiderio è sempre un prodotto, di un noto brand, in quantità ridottissime, contenute, limitate.
E’proprio l’edizione limitata, scarsa, esclusiva che piace ed attira migliaia di giovani, in tutte le parti del mondo, tramite canali online o negozi fisici, ad accaparrarsi (ad ogni costo) quello specifico oggetto “di culto”.
Di base, il discorso è molto semplice, quasi scientifico: siamo 7 miliardi al mondo ed ognuno di noi desidera essere considerato e valutato per ciò che è e che esprime. E’ un istinto quasi primordiale, naturale che spinge ogni singolo individuo a volersi distinguere per le proprie peculiarità, rivendicando (quasi) la straordinaria unicità del nostro codice genetico.
“Oggi, indossare significa essere in maniera esclusiva”, così dichiara un giovane intervistato in occasione del recente evento NIKE milanese.
Come dargli torto?
La tendenza sarà quella di dare sempre più voce all’individualità ed unicità del nostro essere: solo così si può “essere se stessi”.